La mostra è stata presentata in occasione del Raduno internazionale di Speleologia Risorgenze 2022 che si è tenuto a Cagli dal 7 all’11 dicembre.
La grotta delle Tassare è ubicata sul versante nord di Monte Nerone, a 1050 m. di altitudine, attualmente è la grotta la più profonda della regione Marche
La prima esplorazione documentata è del 1935, Don Giuseppe Rinaldini la descrive molto accuratamente nel suo diario che è riportato integralmente in questa mostra. Don Giuseppe esplorò la parte alta della grotta con cinque compagni e individuò l’accesso superiore, in seguito ribattezzato “Buco del Prete”. Nel 1950 L’Ente Provinciale del Turismo di Pesaro contattò il Gruppo Speleologico Marchigiano, guidato dal dott. Mario Marchetti, per promuovere l’esplorazione delle grotte delle Tassare. Tra il 1950 e il 1951 vennero eseguite una serie di esplorazioni che permisero di raggiungere il fondo della grotta che venne stimato della profondità di 505 metri. La grotta delle Tassare venne così ad occupare in graduatoria il terzo posto assoluto delle cavità sotterranee più profonde del mondo. La scoperta venne presentata al V congresso nazionale di Speleologia che si tenne a Salerno nel 1951.
Nel 1952 il prof. Walter Maucci della Società Adriatica di Scienze Naturali di Trieste effettua una nuova esplorazione della grotta in collaborazione con il Gruppo Speleologico Marchigiano e la partecipazione, dei Gruppi Grotte di Pesaro, Jesi, e Osino, del dott. Conci di Genova, di Pasa di Verona e del dott. Bischi di Piobbico ed alcuni appassionati di Urbino. Nel corso di questa esplorazione fu effettuato il nuovo rilievo plano-altimetrico della grotta che ridimensionò la profondità del fondo a m. 343 dall’ingresso Arditi. Tra il 1951 e il 1953 l’allora studente Francesco Saverio Gianotti effettuerà una Tesi Sperimentale dal Titolo: “Tre anni di osservazioni biospeleologiche sui tricotteri cavernicoli della Grotta delle Tassare”. Gianotti si recherà alla grotta delle Tassare per 10 volte per studiare la riproduzione dei tricotteri e monitorare i parametri fisico-meteorologici della grotta quali umidità e temperatura.
Dal 1960 verranno esplorati i rami superiori dal Gruppo Speleologico Feltresco, nel 1979 il Gruppo Autonomo Speleologico Jesino scoprirà il terzo ingresso e nel 1996 la Sezione Speleologica di Città di Castello scoprirà il quarto ingresso portando lo sviluppo complessivo della grotta è pari 430 m di dislivello. Nel 2008 il Gruppo Speleologico Urbino (GSU) realizzerà la carta della vulnerabilità degli acquiferi di Monte Nerone con metodo SINTACS, grazie gli studi idrogeologici effettuati si dimostrerà il collegamento diretto tra la grotta delle Tassare a la sorgente del Giordano distante 3,5 km ed ubicata, rispetto alla grotta delle Tassare, sul versante opposto della montagna.
Nell’agosto 2022, in occasione della 1° edizione dello Speleo Summer Camp organizzato dal GSU sul Mt Nerone, è iniziato il progetto “Rilievo 3D della Grotta delle Tassare” eseguito con strumentazione Laser Scanner 3D in collaborazione con alcuni esponenti del Centro di Speleologia di Montelago
La mostra sulla Grotta delle Tassare è costituita da 9 pannelli e un visore VR
Un visore VR consente di partecipare all’esplorazione virtuale dell’ipogeo grazie a un video a 360° e un pannello con pianta, rilievo e qrCode permette di accedere agli approfondimenti tematici.